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Chi ha impacchettato l’ Arc de Triomphe?

Da sabato 18 Settembre fino a domenica 3 Ottobre 2021 sarà in mostra per 16 giorni, “L’Arc de Triomphe empaqueté“, una delle ultime due opere di Christo e Jeanne-Claude.  L’opera è stata realizzata  in collaborazione con il  (CMN – Centre des monuments nationaux) e con il sostegno del Centre Pompidou e della Città di Parigi.

Più di 1.000 persone hanno  contribuito alla sua realizzazione, 25.000 m²  di tessuto in polipropilene riciclabile argento bluastro, 3000 m di corda in polipropilene rosso riciclabile: un progetto completamente autofinanziato grazie alla vendita di collage e disegni preparatori, modelli, opere degli anni Cinquanta e Sessanta, e litografie di Christo.

Christo e Jeanne-Claude si erano incontrati più di 60 anni fa a Parigi, dove Christo  aveva iniziato a utilizzare il tessuto per creare opere d’arte, e proprio nella capitale francese avevano realizzato  il loro primo intervento pubblico, Wall of Oil Barrels  in rue Visconti come risposta poetica al muro di Berlino costruito l’anno prima.  Nel 1961 Christo e Jeanne-Claude cominciarono a sognare l’idea di avvolgere l’Arc de Triomphe, un progetto che anche loro ritenevano troppo ambizioso da realizzare e mai formalmente proposto fino al 2017.

Simbolo di unità nazionale, l’Arco di Trionfo fu costruito per volere di Napoleone I nel 1806, in memoria della Grande Armée sulla Place de l’Etoile.  Il progetto venne affidato a Jean-Arnaud Raymond e Jean-François-Therèse Chalgrin. Furono redatti frettolosamente i piani e la posa della prima pietra avvenne il 15 agosto 1806, compleanno dell’imperatore.  Nel 1835 nasce l’idea di inscrivere sotto la volta decorata con cassoni romani i nomi del 128 battaglie della Prima Repubblica e dell’Impero, nonché quelle dei generali che vi parteciparono. Dalla fine della sua costruzione, l’Arco di Trionfo è stato al centro di grandi eventi, come il ritorno delle ceneri di Napoleone il 15 dicembre 1840, la Fête de la Fraternité nel febbraio 1848, il passaggio sotto l’arco dell’imperatore Napoleone III il 2 dicembre 1852. Nel 1885, durante i funerali nazionali di Victor Hugo, il catafalco fu posto sotto l’Arco prima che il corpo del poeta fosse portato al Pantheon. Il 14 luglio 1919, durante il Giorno della Vittoria, le truppe francesi e alleate marciarono sotto l’Arco. L’11 novembre 1920, una solenne processione ha trasferito il corpo del milite ignoto all’Arco di Trionfo per seppellirlo sotto la volta, in ricordo dei 1.500.000 soldati morti  durante la Grande Guerra. L’11 novembre 1923, la Fiamma della Memoria, che fu accesa sul tomba del Milite Ignoto, sanciva il carattere patriottico e simbolico dell’Arco di Trionfo.  Il 25 agosto 1944 giorno della liberazione di Parigi, il generale de Gaulle percorse gli Champs-Elysées dall’Arco di Trionfo.

La vera identità di ogni progetto di Christo e Jeanne-Claude si rivela nel  processo della sua creazione: L’Arc de Triomphe, Wrapped, vive e si evolve insieme al panorama sociale, politico e fisico, come amava dire Christo:- “I nostri progetti sono vivi”.

“L’opera di Christo è un regalo per tutti i francesi “ – sottolinea Vladimir Yavachev, direttore del progetto – Parigi insieme al suo Arc de Triomphe  brillerà oltre i confini per raccontare  al mondo intero il legame essenziale che lega patrimonio e creazione artistica contemporanea”-. 

Per due settimane ai visitatori di tutto il mondo sarà possibile godere de L’Arc de Triomphe, gratuitamente e in completa sicurezza, e Place de l’Etoile sarà riservata esclusivamente ai pedoni durante i tre fine settimana della sua presentazione al pubblico.  Più di 300 guide saranno presenti in loco, per rispondere alle domande e  regalare un campione del tessuto a chi lo desidera.

Su youtube il mio video https://youtu.be/t0TfsC3agxU

 


Paola Idilla Carella è giornalista, autore Tv, Press Office e PR
(Cit.) Io, la muta, la indosso soltanto. Non la faccio!

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