Scienza e salute

Il mare, fonte di benessere

Chi è nato e cresciuto in prossimità del mare, di un grande lago o di un fiume selvaggio sa bene che l’acqua non si dimentica e che, se ci sei stato vicino per lungo tempo, ne hai necessità.

Necessità di stare a contatto con questo meraviglioso elemento in tanti modi: facendoci il bagno, ascoltando i suoi infiniti e vari rumori, contemplandolo nei diversi momenti del giorno e nelle diverse stagioni. Il mare ci rende felici ed è  fondamentale per aumentare la creatività, la generosità e l’empatia, ma anche per diminuire ansia e stress, e nel caso in cui abbiate bisogno di una prova scientifica ecco che a confermare questo legame primordiale fra l’uomo e l’acqua è un libro dal titolo ‘Blue Mind. Mente e Acqua’ scritto da Wallace J. Nichols, biologo marino e autore di un best seller sul tema dal titolo Blue Mind ricercatore presso l’Accademia delle Scienza della California e fondatore di Ocean Revolution, SEE the WILD, e LiVBLUE.

Secondo Nichols la mente si suddivide in tre categorie: se prevale la mente Grigia si è in uno stato di indifferenza, distaccamento emotivo, esaurimento. Questo stato accade quando si è sfiniti dal modo di vivere nella mente Rossa.  La mente Rossa  è importante per la sopravvivenza, ma può essere pericolosa se diventa predominante. La mente Blu è lo stato che si dovrebbe sfruttare maggiormente, per esempio concentrandosi di più sull’acqua che ci circonda.  Nello stato della mente Blu ci ritroviamo quando siamo disconnessi dal flusso di informazioni: ci tranquillizziamo, ci rilassiamo e trascorriamo il nostro tempo vicino all’acqua o immersi nella natura. Nello stato di mente Blu la qualità dei nostri pensieri cambia, si trasforma. Diventiamo più creativi, rilassati, in sintonia con noi stessi, con le persone con cui viviamo e con il mondo attorno a noi. È uno stato mentale aperto all’empatia e alla compassione.

Ma c’è di più, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Complementary Medicine, è la stessa aria del mare a contribuire alla fase di rilassamento e connessione personale: sia il fragore del moto ondoso  che gli impulsi che riceviamo dalla vista dell’immensità del mare favoriscono il crearsi di onde alfa nel nostro cervelloSi entra in uno stadio di calma che migliora la nostra connessione interna. Inoltre proprio la salinità dell’aria di mare  è carica di ioni negativi, il loro effetto favorisce la produzione di serotonina, facendoci entrare in uno stadio di equilibrio interiore che ci riempie di energia, creativitàvoglia di socializzare, motivazione, aiutando a superare problemi come mal di testa, insonnia e stress. L’aria che si respira al mare è molto diversa da quella delle città perché ricca di sali minerali come magnesio, sodio e potassio, utilizzabili dal nostro organismo.                                    Respirare in prossimità del mare può quindi essere considerato una sorta di aerosol naturale: concedetevi una passeggiata in riva al mare e respirate a pieni polmoni, la vostra mente e il vostro corpo ringrazieranno.

 

 

 

 

 

 

Paola Idilla Carella è giornalista, autore Tv, Press Office e PR
(Cit.) Io, la muta, la indosso soltanto. Non la faccio!

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