Scienza e salute

Primi passi per stare bene

La vita di ogni giorno spesso ci rende stanchi e stressati tanto che sembra veramente difficile riuscire  a ritrovare l’equilibrio in noi stessi. Il primo passo è sapere stare da soli, riuscire a ritagliarsi degli spazi personali, leggere un libro, dipingere, scrivere poesie,  fare  una camminata all’aria aperta, fare quello che piace. Alcune attività ci aiutano a crescere spiritualmente, a rafforzare la nostra identità, a conoscerci e ad avere fiducia in noi stessi. Mi piace dire sempre che l’immaginazione  è una grande risorsa, ogni giorno dovremmo metterci a sognare ad occhi aperti. Voliamo con la mente e lasciamo che si eserciti su qualsiasi cosa e cerchiamo di renderla più reale possibile ai nostri occhi. Non dovremmo mai smettere di sorridere. E’ dimostrato scientificamente  che il sorridere è un atto fisicamente complesso che ha riflessi anche sulla mente: l’umore cambia in modo positivo anche se non si è immediatamente disposti al sorriso.

Cambiare è un’altra delle azioni che ci aiutano a stare bene: cominciamo dalle piccole cose, per esempio dall’arredamento in casa, dagli oggetti, modificare un’abitudine anche piccola o adottarne una nuova, provare un cibo sconosciuto, un nuovo taglio di capelli, fare qualcosa di non abitudinario  produce endorfine. Cercare il vuoto lasciando che lo sguardo si perda in esso nella natura: perdersi nello scorrere dell’acqua e immaginare di scorrere con lei, oppure lasciare che lo sguardo si perda tra le nuvole in cielo, o ammirando il volo degli uccelli, o le api che si posano di fiore in fiore, il vuoto è come una medicina, fa riposare la mente e restituisce benessere. Dare spazio alle emozioni perché non si può fuggire da esse: quando provi rabbia, desiderio o tristezza chiamale con il loro nome senza cercarne i motivi e apri, se è il caso, le porte alla commozione, perché piangere fa bene all’anima, così come  pregare, giocare, camminare senza una meta. Parlare a se stessi. ad alta voce, perché vergognarsi di farlo:  raccontarsi qualcosa, descrivi a te stesso un atteggiamento, una tua caratteristica o quel che vuoi, come se parlassi ad un’altra persona. Un alter ego, come un amico al quale appoggiarsi, anche con ironia, fa soltanto bene. Arrendersi perché con la sola forza volontà non elimini le pene, i disagi. Lottare con quelle emozioni che vorresti sconfiggere produce solo danni e ferite, occorre fare la pace e ammettere che, contro il dolore ad esempio, non puoi fare nulla, solo cedere e se riconosciuto come tale il dolore, sarà meno forte e pian piano scemerà. Non inseguire soluzioni “esterne”:  quando pensi che la tua vita sia insopportabile a causa dei disagi che provi è inutile cercare una soluzione nelle cose esteriori, le soluzioni arrivano da sole, quando i tempi sono maturi, bisogna avere pazienza e non disperare, prima o poi la soluzione arriva. Ricordarsi della propria unicità, ognuno di noi è una combinazione fisica e mentale unica e irripetibile, preziosa quindi per tutto l’Universo e con potenzialità – affettive e intellettive – che il più delle volte non si sospetta neanche di avere; ogni individuo è  un seme  nell’ombra e nel silenzio, che aspetta di crescere, nella propria maniera. Essere unici significa anche darsi la possibilità di uscire dal timore del cambiamento. Custodire un segreto, avere qualcosa da non confidare e da tenere nel proprio intimo, un giardino segreto, non necessariamente scabroso: un giocattolo dell’infanzia, una canzone speciale, un amore mai dimenticato di cui è rimasta solo una foto; un amuleto o un oggetto che ti accompagna da una vita. Un segreto è un patto, un’amicizia con noi stessi da non perdere perché inestimabile. E poi smetterla di colpevolizzarsi sempre e a tutti i costi, non è di aiuto a nessuno. Il tuo passato ormai è stato fatto, ma il futuro è tutto da scrivere e conoscere se stessi e avere fiducia nelle proprie risorse è spesso l’ago della bilancia. Prendete un gatto, o anche un cane se volete, prendervi cura di loro vi aiuterà ad allontanare i pensieri negativi: la pet therapy è ormai universalmente riconosciuta come un trattamento a tutti gli effetti, coadiuvante quelli medici e farmacologici ma anche valido da solo per curare e alleviare tantissimi disturbi psicofisici dell’uomo.                                                Infine sappiate che concedersi un lusso, di tanto in tanto, è un’ ottima terapia del benessere: concedetevi un pomeriggio di coccole in una Spa, una visita a un museo, o acquistate quel profumo che vi piace tanto, o regalatevi una giornata al mare tutta per voi.                                                                                                            Provate e poi fatemi sapere se qualche raggio di luce si è fermato su di voi.

Paola Idilla Carella è giornalista, autore Tv, Press Office e PR
(Cit.) Io, la muta, la indosso soltanto. Non la faccio!

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