Al Teatro Municipale di Piacenza, sua città natale, oggi l’Università Cattolica ha conferito la laurea honoris causa allo stilista e imprenditore «per la dimensione internazionale del marchio, per l’approccio olistico alla sostenibilità, per la ricerca inesausta di miglioramento e per …
Educare alla resilienza nelle scuole italiane: il progetto della Fondazione Paoletti
Nella prestigiosa cornice del Teatro Vascello, a Roma, la Fondazione Patrizio Paoletti racconta in una lezione-spettacolo i risultati del progetto “Prefigurare il Futuro”, a introduzione dell’evento, il contributo del Ministro dell’Istruzione Prof. Patrizio Bianchi. il progetto “Prefigurare il Futuro: metodi …
Delfini e balene parlano in dialetto
La biologa Susanne Shultz, dell’ Università britannica di Manchester, ha realizzato uno studio sull’intelligenza dei cetacei che l’ha portata a una importante scoperta.
Agli scienziati è noto da tempo che delfini e balene vivono in piccoli gruppi socialmente organizzati: la scoperta della Shultz ha messo in evidenza che tra loro, i cetacei, stringono relazioni complesse e usano linguaggi diversi a seconda del loro “clan” di appartenenza (come i dialetti degli esseri umani). La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Ecology & Evolution, potrebbe aiutare a comprendere anche il comportamento umano. Infatti, lo studio condotto all’Università di Manchester non riguarda solo l’intelligenza di balene e delfini, ma va oltre: “Dobbiamo capire che cosa rende gli esseri umani diversi dagli altri animali e per farlo abbiamo bisogno di un gruppo di controllo: rispetto ai primati i cetacei sono un gruppo più ‘alieno’”, sottolinea uno degli autori, Michael Muthukrishna, della Scuola di economia e scienze politiche di Londra. Come riporta l’Ansa, i ricercatori britannici, studiando il comportamento di 90 specie di delfini, balene e focene, sono riusciti a stilare un lungo elenco di comportamenti simili a quelli dell’uomo e di altri primati.